Studio di Microzonazione Sismica di Primo Livello del comune di Verona

Per incarico dell’Amministrazione Comunale di Verona, giusto incarico come da Determina 6920/2016, è stato redatto lo Studio di Microzonazione Sismica di Primo Livello del territorio comunale.

In ottemperanza alla Ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri n.293 del 26/10/2015, sono state disciplinate le modalità di ripartizione delle risorse statali e le relative specifiche tecniche per le indagini di Microzonazione Sismica.

La Regione Veneto ha recepito, con la DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE n. 1664 del 21 ottobre 2016, la suddetta Ordinanza e con l’Allegato A “ELENCO DEI COMUNI DEL VENETO CON ACCELERAZIONE MASSIMA AL SUOLO ag>0,125g”, desunti dall’allegato 7 della citata Ordinanza, caratterizzati da un’accelerazione massima al suolo pari ad almeno 0,125g così come definita dagli allegati alle NTC 08 di cui al DM 14.01.2008, sono stati individuati i comuni che hanno potuto usufruire dei contributi e nei quali è risultato prioritario lo svolgimento di studi di MICROZONAZIONE SISMICA.

In riferimento alle suddette normative, lo studio è stato eseguito in conformità agli “Indirizzi e criteri per la MICROZONAZIONE SISMICA” PARTE I-II, Conferenza delle Regioni e delle Province autonome Presidenza del Consiglio dei Dipartimento della Protezione Civile Commissione Protezione Civile Sottocommissione 8 Attuazione della normativa sismica, sett. 2008, agli STANDARD DI RAPPRESENTAZIONE E ARCHIVIAZIONE INFORMATICA redatto dalla Commissione Tecnica per il monitoraggio degli studi di Microzonazione Sismica (articolo 5, comma 7 dell’OPCM 13 novembre 2010, n. 3907) 5 ottobre 2011 aggiornato con “Microzonazione sismica” STANDARD DI RAPPRESENTAZIONE E ARCHIVIAZIONE INFORMATICA Versione 4.0b Roma, ottobre 2015.

L’area di studio è stata individuata secondo i criteri definiti dagli I.C.M.S. PARTE II del 2008 e copre sufficientemente la maggior parte del territorio comunale. In particolare lo studio è stato eseguito in zone di particolare interesse urbanistico secondo i limiti indicati dall’Amministrazione Comunale, per un totale di 58,20Kmq su una superficie totale del comune di circa 200Kmq.

Allo scopo di approfondire e definire più in dettaglio il modello geologico del sottosuolo (profondità del bedrock sismico, dello spessore del deposito di copertura, ecc.) e la ricostruzione dei profili di velocità di propagazione delle onde di taglio “S”, è stata eseguita, una nuova e specifica campagna di indagini di tipo geofisico, consistita nell’esecuzione di:

  • n° 85 rilievi geofisici di tipo sismico a rifrazione, con determinazione delle Vs30, del tipo M.A.S.W. (Multichannel Analysis of Surface Waves ovvero Analisi Multicanale delle onde Superficiali di Rayleigh);
  • n° 85 rilievi geofisici di tipo sismico a rifrazione, con determinazione delle Vs30, del tipo REMI;
  • N°60 indagini di sismica passiva a stazione singola HVSR (microtremore ambientale).

Tutte le prove suddette (pregresse e nuove), di tipo geognostico, geofisico e geotecnico sono state illustrate nell’allegato cartografico “TAVOLA 1 – carta delle indagini” in scala 1:10.000.

Tutti gli studi di carattere geologico-tecnico esaminati, i dati geologico-stratigrafici dedotti dagli stessi, e le nuove prove geofisiche eseguite, hanno permesso di accertare e definire il modello geologico indicativo del sottosuolo di tutta l’area del comprensorio comunale di Verona.

Gli elaborati cartografici derivanti dall’analisi di tutti i dati acquisiti sono i seguenti:

  1. TAVOLA 1 – Carta delle Indagini;
  2. TAVOLA 2 – Carta geologico Tecnica per la Microzonazione sismica;
  3. TAVOLA 3 – Carta delle microzone omogenee in prospettiva sismica.

Carta delle Indagini

Tale elaborato è stato sviluppato su base cartografica C.T.R. in Scala 1:5.000 fornita dalla committenza; in esso sono riportate le ubicazioni di tutte le indagini geognostiche, geotecniche e sismiche in sito fornite sul territorio comunale di Verona dall’Amministrazione Comunale e tutte le nuove indagini eseguite per il presente studio, riportate con la simbologia richiesta dagli Standard di Archiviazione per la M.S..

I dati raccolti riguardano n.200 sondaggi geognostici dal PAT e prove sismiche ampliate dalle nostre indagini geofisiche (170 sismiche MASW e REMI e 60 H/V).

Carta Geologico Tecnica

Nella carta geologico-tecnica allegata sono stati rappresentati i seguenti elementi:

  1. i litotipi affioranti, distinti in primis tra terreni di copertura e substrato geologico di seguito descritti; lo spessore minimo delle coperture rappresentate è di 3 metri;
  2. elementi tettonico-strutturali quali, nel caso in esame:
  • faglia con cinematismo non definito attiva e capace (certa);
  • faglia con cinematismo non definito potenzialmente attiva e capace (certa);
  • faglia con cinematismo non definito potenzialmente attiva e capace (incerta).
  1. elementi geologici ed idrogeologici:
  • l’ubicazione di pozzi o sondaggi che non hanno raggiunto il substrato (con indicazione della massima profondità raggiunta dalla perforazione);
  • l’ubicazione di misure della profondità della falda con relativa indicazione della profondità della superficie libera a partire da piano campagna in aree con sabbie e/o ghiaie;
  • traccia delle quattro sezioni geologiche eseguite per la descrizione del modello geologico del sottosuolo realizzate; le stesse tracce potranno, in una successiva fase, essere utilizzate come tracce di approfondimento per lo studio delle amplificazioni di origine topografica;
  1. elementi relativi alle instabilità di versante:
  • frane di scorrimento inattive;
  1. le forme di superficie e sepolte ritenute significative quali:
  • conoide alluvionale;
  • orlo di scarpata morfologica naturale o artificiale (10-20m);
  • asse di paleo alveo;
  • asse di valle sepolta larga;
  • orlo di terrazzo fluviale (10-20m).
  1. aree verdi e SIC/ZPS escluse dallo studio di Microzonazione Sismica.

Carta delle microzone omogenee in prospettiva sismica I livello

Sulla base delle osservazioni geologiche e geomorfologiche e in relazione alla valutazione ed analisi dei dati geognostici e geofisici disponibili sono state individuate le aree omogenee per caratteristiche litostratigrafiche. Le microzone sono state quindi rappresentate nella Carta delle microzone omogenee in prospettiva sismica (MOPS).

Ogni zona è stata differenziata in base alle caratteristiche lito-stratigrafiche, correlate a differenti tipologie di effetti prodotti dall’azione sismica (amplificazioni, instabilità di versante, liquefazioni, ecc.).

Laddove il dato puntuale è risultato insufficiente si è provveduto ad estendere le informazioni stratigrafiche e geofisiche in possesso a terreni analoghi per caratteristiche litologiche e sismiche.

Il presente studio ha identificato n.8 microzone differenziate in base alla presenza o meno di coperture, ove fossero presenti in base alle dimensioni granulometriche, alle loro alternanze, allo spessore, al grado di consistenza o al grado di addensamento, in rapporto alla presenza del substrato.

Come previsto dagli Standard per la MS V4.0b, sono state anche evidenziate le ZONE DI ATTENZIONE per le instabilità.